Il nostro lavoro, nel bene e nel male, ci “perseguita” in ogni istante della giornata e qualsiasi occasione può essere quella giusta per trarre ispirazione o fissare quello specifico momento, da cui poi elaborarne un concetto o un’idea. Nel caso di Eggen, l’ispirazione è nata durante un viaggio in Trentino, nella località di Ega appunto, ai piedi di Obereggen. Qui ci ha colpito la maestria nella lavorazione del legno massello e il senso di “fuori-scala” di alcuni complementi d’arredo legati alla tradizione artigianale locale.
Eggen offre una linea di tavoli caratterizzata dalla tensione che si crea nel punto di incontro tra gambe e piano. Proprio qui si genera uno schiacciamento, una sorta di deformazione plastica dei due elementi che determina la tensione statica veicolata dal progetto.
Midj ha accolto questo nostro spunto, apprezzandone da subito la forza intrinseca e la sfida tecnica che proponeva. Una sfida che è stata affrontata, condivisa e risolta in maniera ineccepibile, senza scendere a compromessi rispetto al disegno da noi proposto. Le soluzioni tecniche adottate sono completamente nascoste. Il tavolo maschera qualsiasi elemento meccanico di connessione o fissaggio, amplificandone la magia percepita.
Ne deriva un corpo monomaterico unico nel suo genere, dove il dettaglio emerge con forza dalla linearità dei volumi puri che lo avvolgono.
Midj ha accolto questo nostro spunto, apprezzandone da subito la forza intrinseca e la sfida tecnica che proponeva. Una sfida che è stata affrontata, condivisa e risolta in maniera ineccepibile, senza scendere a compromessi rispetto al disegno da noi proposto. Le soluzioni tecniche adottate sono completamente nascoste. Il tavolo maschera qualsiasi elemento meccanico di connessione o fissaggio, amplificandone la magia percepita.
Ne deriva un corpo monomaterico unico nel suo genere, dove il dettaglio emerge con forza dalla linearità dei volumi puri che lo avvolgono.
